Pierluigi Busatta

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Pierluigi Busatta
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 184 cm
Peso 77 kg
Calcio
Ruolo Mediano
Carriera
Giovanili
1961-1965Marosticense
Squadre di club1
1965-1966Bassano Virtus20 (1)
1966-1968Treviso67 (4)
1968-1972Catanzaro122 (9)
1973-1978Verona160 (14)
1978-1979Genoa24 (3)
1979-1980Juventus Stabia27 (4)
1980-1981Rossanese30 (0)
1981Bassano Virtus3 (0)
1982Chiaravalle6 (1)
Carriera da allenatore
1979-1980Juventus Stabia
1980-1981Rossanese
1981-1982Bassano Virtus
1983-1985Chiaravalle
1985-1986Pievigina
1986-1987Thiene
1987-1988Chievo
1988-1990Suzzara
1990-1991Ravenna
1991-1992Fiorenzuola
1992-1993Ospitaletto
1993-1994Castel di Sangro
1994-1996VeronaGiovanili
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Pierluigi Busatta (Marostica, 9 settembre 1947) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo mediano.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Busatta esordì nelle giovanili della Marosticense, giocando nel ruolo di attaccante[1]; con il passaggio alla Virtus Bassano per esigenze tattiche cambiò ruolo trasformandosi in mediano, ruolo che ricoprì per tutto il prosieguo della sua carriera[1]. Con il Bassano esordì anche in prima squadra, nel girone di ritorno del campionato 1965-1966[1]

Dal Bassano passò al Treviso in Serie C, dove rimase per due stagioni agli ordini di Sergio Manente e mettendosi in luce come uno dei giovani più promettenti del campionato[1]. Nel 1968 fu acquistato dal Catanzaro dove militò per quattro anni[1] contribuendo validamente alla prima promozione in serie A della squadra calabrese[2]. Nella stagione successiva debuttò in Serie A, disputando 27 partite senza poter evitare la retrocessione dei calabresi

Nel 1972-1973 venne acquistato dal Verona di Giancarlo Cadè[3] e in gialloblù rimase per sei stagioni, di cui cinque nella massima divisione, disputando complessivamente 160 partite con 14 reti e imponendosi come titolare inamovibile della formazione scaligera, nel ruolo di regista arretrato[4]. Il rapporto con la squadra veneta si chiuse nel 1978, quando fu posto in lista di trasferimento dalla società[5]. Il centrocampista vicentino accettò allora l'offerta del Genoa, trasferendosi sotto la Lanterna assieme al compagno di squadra Luppi e partecipando in quell'annata al campionato di Serie B. Chiuse infine la carriera con una stagione nella Juve Stabia[6] e quindi nella Rossanese, di nuovo nel Bassano e nel Chiaravalle, tutti tra i dilettanti, ricoprendo il doppio ruolo di allenatore-giocatore[1]. Fra i dilettanti giocò anche in Trentino nell'Unione sportiva Pinzolo calcio nel 1982.

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Dopo gli esordi come allenatore-giocatore, siede sulle panchine di diverse squadre venete: Pievigina[7], Thiene e Chievo Verona[1], tutte in Serie C2. Nelle annate successive mantiene la categoria ma esce dai confini regionali, allenando il Suzzara[8], il Ravenna[1] e il Fiorenzuola[9]. Nella stagione 1992-1993 è all'Ospitaletto, che lo esonera in dicembre[10]. Dopo un nuovo esonero, al Castel di Sangro[11], ricopre a più riprese l'incarico di allenatore delle giovanili del Verona e di formazioni dilettantistiche trentine[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i Biografia[collegamento interrotto] busattapierluigi.it
  2. ^ I calciatori del Catanzaro 1970-1971 catanzaro1929.com
  3. ^ Cadè: fiducia in Jacomuzzi e Busatta, L'Unità, 17 luglio 1972, pag.9
  4. ^ Busatta e Zigoni grane per il Verona, L'Unità, 7 agosto 1972, pag.8
  5. ^ A.A.A. centrocampista referenziato offresi, L'Unità, 31 luglio 1978, pag.11
  6. ^ Almanacco illustrato del calcio 1980, edizioni Panini, pag. 332
  7. ^ Almanacco illustrato del calcio 1987, edizioni Panini, pag. 313
  8. ^ Almanacco illustrato del calcio 1990, edizioni Panini, pag. 333-363
  9. ^ I primi anni in Serie C Archiviato il 1º ottobre 2018 in Internet Archive. Fiorenzuola1922.com
  10. ^ La fuga del Mantova, campione d'inverno Il Corriere della Sera, 27 dicembre 1992, pag.39
  11. ^ L'Urlo – La storia appassionante del Castel di Sangro Calcio ecodelsangro.it

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Guerin Sportivo
  • Figurine Gialloblù (Raffaele Tomelleri – Ed. Liederform – 2003)
  • Almanacco Illustrato del calcio, ed.Panini, anni 1979-1980

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]